Il mercato
uno spazio che ci abbraccia


Voci, vita, colori
banchi che parlano di scambi e di persone
Tutto intorno a noi sta il Mercato Orientale – che si chiama così perché quando è nato, nel 1899, era vicino alla porta orientale di Genova. È un mercato ad anello che ci abbraccia da tutti i lati, e se noi nutriamo voi, i banchi pieni di frutta, verdura, pesce, carne, cereali e spezie nutrono noi.
Le Cucine vanno e vengono dai banchi con casse piene di materie prime che trasformeranno in giornata, le instancabili persone che ogni mattina presto allestiscono questa mostra colorata di prodotti vengono a farsi lauti spuntini qui.
Se il mercato è scambio, possiamo dire di incarnarlo molto bene.
Ci piace poter smentire con un sorrisetto e le azioni la leggenda – un po’ vera, lo ammettiamo – che a Genova si è burberi. Chi lavora sui banchi si muove veloce, guarda negli occhi chi curiosa e non si stanca di sorridere, salutare, portare il resto tra le mani di chi ha comprato e augurare buona giornata.
Se il mercato è scambio, le persone sono il mezzo per farlo: il bello avviene lì.

Alla scoperta del territorio
prodotti che parlano di stagioni e tradizioni
Come in tutte le relazioni, il rapporto va nutrito. Ecco perché da quest’anno è partito il Lunario del MOG: ogni mese le Cucine dedicano un piatto a un prodotto di stagione del territorio preso dai banchi, e noi organizziamo un seminario esperienziale per scoprirlo. Sinora abbiamo esplorato i carciofi, i formaggi liguri, il basilico e il prebuggiún, il mix di erbe selvatiche liguri.
E in più, insieme a Enrica Monzani @asmallkitcheningenoa, organizziamo esperienze per chi è turista (ma anche no!) per curiosare tra i banchi e scoprire cose bellissime sull’enogastronomia, la cultura, la convivialità, gli assaggi.
